Il caso che presentiamo è di una paziente di 70 anni con problemi di funzione ed estetica. La raccolta dei dati fotografici e video sono un’importante base per la risoluzione del caso, dobbiamo fissare “la situazione di partenza” comprensiva dei dati documentali (foto, video, impronte, cere d’articolazione ecc.), permettendo a noi odontotecnici di comprendere al meglio il caso, comprese le aspettative e le difficoltà del paziente dettate dall’ attuale situazione, stimolandoci emotivamente ed entrando in empatia con esso, così da arrivare a completare il senso del nostro lavoro.
Sviluppiamo le impronte di studio e le duplichiamo, una copia la utilizziamo per la costruzione del provvisorio immediato e le altre le conserviamo per avere sempre il punto di partenza. I modelli “nascondono” molti segreti e informazioni utili, le abrasioni dei denti ad esempio ci aiutano a determinare l’articolazione e la funzione, per l’estetica e l’individuazione della classe di Angle invece, si osserva la posizione vestibolo linguale o palatale dei denti.
Procediamo alla costruzione di un provvisorio mobile immediato, cercando di correggere l’estetica e la funzione non perdendo mai di vista i dati precedenti.
Analizziamo la dimensione dei denti, anche se i superiori sono delle vecchie protesi fisse la signora è abituata a vedersi così, perciò cercheremo di migliorare, senza inventare.
Dopo le estrazioni l’odontoiatra ribaserà e funzionalizzerà le protesi provvisorie.
Passato il periodo di guarigione, in cui il paziente si sottoporrà a controlli, l’odontoiatra raccoglierà informazioni riguardanti il confort o di problematiche relative all’estetica e alla funzionalità che ci trasmetterà. Informazioni utili per la costruzione della protesi definitiva.
Vengono inseriti due impianti in zona 43,33 su cui verranno avvitati due attacchi tipo locator per stabilizzare la protesi inferiore.
Passato il periodo di guarigione per l’osteointegrazione degli impianti, l’odontoiatra procede alla rilevazione delle impronte per la costruzione dei porta impronte individuali. Seguiranno le impronte definitive, le registrazioni occlusali, le prove estetiche, fonetiche e funzionali. Procediamo quindi alla realizzazione delle protesi definitive, inserendo nella protesi inferiore un rinforzo fuso in acciaio e alla colorazione delle flange in resina.
Il caso protesico presentato, apparentemente semplice, presentava delle insidie nascoste. Dubbi estetici, funzionali visto la classe di Angle di appartenenza ed emotivi della paziente dovuti all’abituarsi alla nuova protesi. Sicuramente l’ottima collaborazione tra l’odontoiatra e l’odontotecnico e le tecniche utilizzate, hanno contribuito al successo del caso.
Realizzato da:
Protesi Dentali Chiappino-Delli Santi e il Dott. Paolo Lanzetti
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